Il poeta italo giapponese INDOMITO KAZUYO è nato a TOKYO ma è cresciuto in
Italia, dalle parti di Rudiano nella provincia bresciana. Professore di
filosofia dell’Università di Brescia ed esperto di KANT e SCHOPENHAUER ha
abbandonato la carriera universitaria per dedicarsi unicamente alla sua poesia.

Tra i più dissacranti e incompresi poeti del nostro tempo ha scritto “il
manifesto della poesia iper realistica”, raccolta di centinaia di poesie
dedicate al “mondo reale”

La poesia di Katsuyo è libera da metafore e figure retoriche, è un tentativo
implacabile di cogliere “la realtà per quelle che è” e di “cercare il reale nel
reale”

La folgorazione durante gli studi filosofici: lanciando dalla finestra la
sua copia della Critica alla Ragion Pura si è messo ad urlare ossessivamente “una
mela è una mela!”

“La mela” è una poesia scritta di getto nel tentativo di riassumere in un’unica
opera tutta la poesia iper realista, mentre le successive poesie sono più
complesse e vanno a scavare dentro la superficie ruvida degli oggetti. Dove un
ingenuo vede una banale descrizione di un bambino di 5 anni, Katsuyo lascia scorgere
un mondo nuovo e di accecante verità, strappando con poche parole il velo di
Maya e arrivando al cuore inafferrabile del noumeno

Poeta per pochi ha segnato un prima e dopo Kazuyo anche se la comunità
letteraria lo liquida definendolo “sua maestà temino dell’asilo” o peggio
ancora come “re delle tautologie” e “schiavo dei suoi occhi”

Noi ci siamo innamorati subito della sua poesia ed è per questo che gli
dedichiamo uno spazio speciale, perché crediamo che l’iper realismo sia proprio
il tipo di poesia che ci meritiamo e di cui abbiamo bisogno. Arriverà un tempo in
cui anche i critici più severi riconosceranno Katsuyo come il più grande poeta
della storia ma è risaputo che nessuno è profeta in patria e che solo la morte
sa donare ai grandi della storia il giusto riconoscimento

Indomito noi siamo con te anche ora che sei vivo

Grazie per la tua poesia

GALATEO ANIMALE

 

 

 

 

YouTube player