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L’imagogelificatore è un macchinario in grado di materializzare tutto ciò che è immaginario per qualche minuto. Abbiamo intervistato Julian Ross, il capitano della Mambo FC conosciuto come il campione di vetro a causa dei suoi problemi di cuore

GA: Ciao Julian ci potresti dire qual è il tuo vero nome?

JR: Mi chiamo Jun Misugi ma in tutto il mondo mi conoscono come Julian quindi per me non è un problema se mi chiamate così

GA: Quando pensiamo a te ci vengono in mente due parole: cuore e coraggio. E con cuore non facciamo riferimento alla tua patologia ma alla capacità di spenderti per gli altri in ogni situazione

JR: A dire il vero non è stato semplice all’inizio. Sapevo di essere tra i migliori ma ogni volta il mio cuore mi ricordava il limite da non superare. Spesso mi sono chiesto dove sarei potuto arrivare senza un cuore così malandato

GA: Come hai superato la visita medico-sportiva? Quale medico ha avuto l’incoscienza di farti scendere in campo? Che razza di regole ci sono per le visite agonistiche in Giappone?

JR: Questa è una storia difficile da raccontare. Ricordo i litigi tra mia madre e mio padre per questa faccenda del calcio. Lei voleva proibirmelo ma mio padre sapeva quanto ci tenevo e ha fatto in modo di farmi giocare nonostante le mie condizioni

GA: Quindi il medico veniva corrotto da tuo padre? Ricordiamo che la tua famiglia è tra le più ricche di tutto il Giappone

JR: Io non la chiamerei corruzione. A suo modo era un atto d’amore anche se molto pericoloso. Mia madre e mio padre si sono separati per questo e non me lo perdonerò mai. La ricchezza della mia famiglia non mi ha dato solo privilegi, molti avevano dei pregiudizi nei miei confronti. Io non credo che sia una colpa essere ricchi e che la società emargina le persone ricche

GA: Porta pazienza Julian ma cosa cazzo stai dicendo? Hai presente Holly, suo padre sempre in giro per poter mandare avanti la famiglia, le dicerie del rapporto tra sua madre e il brasiliano Roberto, le giornate passate in un campetto di periferia fino a tarda sera per paura di rientrare a casa e scoprire la verità su quelle voci di paese? Mark Lenders è rimasto orfano a nove anni ed è dovuto andare a lavorare prestissimo per poter portare un piatto caldo in tavola e sostenere sua madre e i suoi fratelli. Questa cosa dell’emarginazione delle persone ricche non si può sentire sai

JR: E’ proprio qui l’emarginazione. Non si lascia la possibilità alle persone ricche di essere infelici. E io sono stato profondamente infelice anche se vivevo in una delle famiglie più ricche della nazione.

GA: Di nuovo Julian, cosa cazzo stai dicendo?  Prova a ragionare. Sono due cose diverse. Chiaramente anche i ricchi possono essere infelici ma tu hai avuto mezzi ben diversi da Mark, solo per farti un esempio. Se i soldi non fanno la felicità figuriamoci la miseria

JR: Non potete capire

GA: Perfetto allora cambiamo argomento. Chi era il più forte tra te e Oliver Hutton?

JR: Dovreste dirmelo voi

GA: Non siamo grandi appassionati di calcio e non sappiamo mai cosa si materializza con l’imagogelificatore. Diciamo che stiamo improvvisando e sarebbe meglio non andare nello specifico

JR: C’è una sola cosa di cui mi sono pentito

GA: Di cosa, Julian?

JR: Di aver dato uno schiaffo ad Amy. Lei non se lo meritava. Quando ho saputo che aveva detto ad Holly della mia malattia ho reagito d’istinto e le ho mollato un ceffone

GA: E’ una cosa che volevamo evitare di chiederti ma se vuoi parlarne sei libero di farlo

JR: Voglio chiederle scusa qui, davanti a tutti. E’ tanto che non la vedo e spero proprio che le cose vadano bene per lei

GA: Cosa c’è Julian tutto bene?

JR: No è che mi fa male qui

GA: Julian sei sbiancato vuoi che chiamiamo un’ambulanza?

JR: No, no. Ho il reflusso gastroesofageo e spesso causa tachicardia o sintomi simili a quelli dell’infarto

GA: Julian noi chiamiamo qualcuno mal che  vada facciamo un controllo in Pronto Soccorso e poi rientriamo…

Julian? Julian? Julian rispondi!

PUF!

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