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L’imagogelificatore è un macchinario in grado di materializzare tutto ciò che è immaginario per qualche minuto. Abbiamo conosciuto e intervistato il fiero alleaten Galeazzo Musolesi

GA: Siamo contenti di poterti incontrare Galeazzo, hai notizie dal fronte?

GM: In trincea con i tedeschi non mi annoio, ho buone conoscenze e sono benvoluto da tutti. Sono riuscito anche a piazzare qualche bottiglia di buon vino

GA: Appunto. Tra i tedeschi gira la voce che le tue azioni non siano sempre trasparenti. Prestiti di soldi, vendite di materiale trafugato, promesse non mantenute. Sono solo voci vittime del pregiudizio nei confronti dell’italiano, visto sempre come un imbroglione, arraffone e poco affidabile?

GM: Figuratevi! Saranno stati quei due scansafatiche degli eroiken portaferiten a parlare male di me. Dovete sapere che a loro non ho venduto il vino e per questo mi odiano

GA: Con tutto il rispetto Galeazzo, vendere il vino di sotterfugio in trincea non aiuta a  smentire le malelingue, cosa dicono i generali?

GM: Ancoren una kassen da sei bottiglien! Di solito i generali mi dicono così. A loro lascio sempre una bottiglia in omaggio. Ne pagano cinque

GA: Ti hanno accusato di aver depredato la cucina durante un attacco al nemico, noi non vogliamo certo credere a queste dicerie

GM: E fate bene. Vi basti sapere che il sergenten mi diceva sempre “salfe fiero alleaten Galeazzo Musolesi!” e ha continuato a chiamarmi fiero alleaten anche dopo il furto in cucina, sicuramente opera di qualche comunista nascosto tra i soldati

GA: Come sono i rapporti con il responsabile della cucina e dei viveri? Ci risulta che lo chiami informalmente cantinaio e che siate in ottimi rapporti

GM: Mi ha sempre pagato i soldi prestati senza fare storie, puntuale e affidabile come un vero soldato tedesco. Come fai a non essere in buoni rapporti con uno così! E comunque meglio chiamarlo cantinaio che rivolgersi a lui come cuoken. E’ una questione di rispetto

GA: Hanno trovato un intero carico di derrate alimentari nascoste in un buco scavato dietro la tua tenda da campo

GM: Ho solo detto: date tutto alla terra che è una banca che non fallisce mai. Si parlava di scorte di emergenza e mi hanno preso alla lettera

GA: Noi ci teniamo alla tua incolumità, sai che per il furto di derrate alimentari potrebbero metterti al muro?

GM: Trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana pietà talune dottrine d’oltralpe

GA: Il solito Galeazzo Musolesi. Quanto durerà ancora la guerra?

GM: A queste condizioni spero ancora molti anni. Fermarsi significa retrocedere.

GA: I critici dicono che Bonvi, il fumettista che ti ha disegnato, l’abbia fatto con il solo scopo di inserire nel fumetto la parodia dell’italiano in guerra, svogliato, imbroglione, bugiardo e volta gabbana

GM: Non sempre i fumettisti conoscono a fondo l’anima dei personaggi che inventano. Non mi sarei mai aspettato di finire nella matita di qualcuno che non riconosce la mia bontà d’animo e il mio spirito di sacrificio per la Patria

GA: Tra l’altro non è ben chiaro il motivo della tua missione tra i soldati tedeschi, ancora una volta chi ti vuole male sostiene che non esista nessun incarico ufficiale a tuo nome

GM: Sono partito da San Giovanni in Persiceto su esplicito invito del Duce, non rientrerò fino a che l’ultima delle mie missioni segrete sarà compiuta. 

GA: Appunto. Quali missioni segrete?

GM: Giammai svelerò il segreto del mio Duce. Piuttosto la morte mi colga

PUF!

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